Ho trovato questo video, non so se è vero, ma è comunque curioso.
Purtroppo il sistema viene mostrato su un pompa di benzina che conteggia in dollari, quindi direi che da noi in Italia non se ne parla 🙁
Ho trovato questo video, non so se è vero, ma è comunque curioso.
Purtroppo il sistema viene mostrato su un pompa di benzina che conteggia in dollari, quindi direi che da noi in Italia non se ne parla 🙁
WeFi è un nuovo progetto che mira a fornire connetività Wireless gratuita.
Il concetto è diverso da quello di FON, che invece prevede che un utente che disponga di una connessione a casa propria, tramite un apposito router wireless, la condivida con altri, ricevendo anche un corrispettivo in denaro
“Nel caso di WeFi agli utenti non viene chiesto l’uso di specifici router né viene loro corrisposta una qualsiasi somma per la messa a disposizione di terzi della propria banda.”
In pratica il tutto si riduce ad installare un pèarticolare driver sul proprio PC che permette di condividere la propria connessione, e di ricercare e collegarsi a reti wireless condivise.
L’dea è buona, ma in Italia il buon Pisano ha reso impossibile legalmente l’utilizzo sia di FON che di questo ipotetico progetto. Però lo si usa lo stesso 😉
Bene, dopo la scorreggia di Dolce e Gabbana, anche Linux è stato sdoganato in Italia.
Finchè si diceva che i ministeri Brasiliani, il Consiglio dei Ministri Sud Africano e la Nigeria migreranno la loro infrastruttura a sistemi basati su Linux, a pochi, ead anche motivatamente, poteva importare.
Poi si è cominciato a sapere che il il Nasdaq aveva i server Linux, , che la più grande autorità di certificazione su Internet, Verysign, faceva la stessa cosa e che Microsoft si avvaleva di linux per supportare il proprio sito su Linux, e che addirittura aveva un Microsoft Linux Lab con più di 400 server Linux
Prima Unicredit ha confermato di usare teconologie opensource, poi un’indagine IDC ha messo sotto gli occhi di tutti che Linux muove un gran bel business.
Per ultimo, notizia di pochi giorni fa, l’adozione di Linux in parlamento.
Forse cominceremo a risparmiare quei 3 milioni di euro spesi solo per inutili licenze software, che oggi non sono nemmeno più di carta se non solo sulle fatture fatte alla PA ?
Oracle ha citato in giudizio SAP ( o meglio TomorroNow, una sua sussidiaria) per aver violato il suo network e sottratto parti di codice.
SAP ha ammeso di aver “scaricato” da Oracle questo codice, ma Henning Kagermann, CEO di SAP, dice:
“Ciò che è stato scaricato da TomorrowNow è stato archiviato in un sistema separato. SAP non ha avuto modo di accedere alla proprietà intellettuale di Oracle via TomorrowNow”
Va bene prendere in giro noi, ma anche i Giudici no.
E la Ferrari fa scuola anche in ambito informatico 😉
Ormai non si hackerano più solo i siti internet o i server del Pentogono.
Dei simpaticoni della Repubblica Ceca si sono collegati ad una telecamera usata per le prvisioni metereologiche, ed hanno modificato il filmato, facendo apparire il fungo di un’esplosione atomica.
Queste immagini sono state trasmesse in diretta dalla rete ceca pubblica CT2 durante un popolare programma che presenta appunto riprese panoramiche di varie località della repubblica.
Ecco il filmato:
Non ci credevo appena ho visto le statistiche.
Facendo la ricerca per “dentifricio colgate pericoloso” su Google, il primo risultato si riferisce al mio Blog.
Ottimi risultati anche per:
Probabilmente anche il Giudice Ambrogio Cartosio (quello della Professoressa severa) si interessa a me: “Ambrogio Cartosio”
Se non vado in galera, domani scriverò ancora 😉
Vcast nasce da Faucet, (in inglese vuol dire rubinetto) è un sito che permette di videoregistrare online dei programmi televisivi o di scaricare registrazioni passate.
E’ gratuito, basta iscriversi, scegliere il programma da videoregistrare, e poi è possibile vederlo quando si vuole.
Si può scegliere se vedere programmi già registrati, o registrarne di propri, e se si vuole, renderli disponibili.
Si può scelgliere tra le maggiori Radio e Televisioni Italia, con una selezione di straniere e satellitari.
I programmi registrati includono anche eventi sportivi per i quali le emittenti hanno i diritti (ok, sky non c’è, quindi niente calcio, meno male ;))
Tutti i giorni mi viene chiesto “Come faccio a scaricare i film e la musica gratis da Internet” ?
La mia risposta è sempre una sola: “Con emule“.
E subito dopo mi si chiede: “Ma è pericoloso, che probabilità ho di essere multato” ?
La mia risposta è “Le stesse di prendere una multa con l’autovelox”.
In effett, rispetto agli albori (preistoria=un paio di anni fa) del file sharing, oggi le cose sono un pò più rischiose, anche in Italia.
Poco tempo fa la società svizzera Logistep Ag, ha schedato migliaia di indirizzi IP usati per individuare i rispettivi proprietari Italiani della connessione, a cui sono state spedite altrettante richieste di risarcimento danni.
Ma non basta: Fabrizio Saviano, programmatore in proprio e docente informatico presso l’Università Ludes di Lugano stà sviluppando WhoShare, un software che metterà a disposizione dei detentori di diritti d’autore, per identificare coloro che scaricano file protetti da copyright.
Lo strumento sembra molto efficiente, rimando alla fonte per i dettagli tecnici, quindi …. fatti vostri 😉
E’ vero: i recenti dati forniti dal servizio di vendita di musica online di Apple, iTunes, ha dimostrato chei brani privi di lucchetti digitali, hanno contribuito ad aumentare del 272 per cento le vendite di un determinato album, rispetto a quando era posto in vendita con protezioni che ne impedivano la duplicazione.
Speriamo quindi che le Major finalmente capiscano che il DRM (Digital Rights Managment) non è buona cosa, e soprattutto comincino ad abbassare il costo delle opere messe in vendita.